Il progetto
Vuole essere un progetto pensato e mutuato parafrasando una frase di J. F. Kennedy:
“Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare per il tuo paese”.
Proviamo a chiederci, cosa posso fare io genitore per i nostri ragazzi?
Qualche proposta……. sempre con i ragazzi al centro:
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- Fondo di solidarietà: per poter dare una aiuto a chi vuol fare praticare l’attività sportiva ma si trova in difficoltà; anonimato e privacy rappresenteranno condizioni imprescindibili perché il progetto possa decollare nel pieno rispetto della dignità della persona.
- Mercatino del materiale usato: scarpe, calze, maglie e in genere abbigliamento sportivo che sia in un buono stato farebbe molto comodo; organizzare la gestione delle informazioni relative alla disponibilità del materiale unitamente ad un punto di raccolta e di consegna.
- Banca del tempo: la bellezza del mondo associativo è anche vedere la disponibilità di molti genitori nell’accompagnare i nostri ragazzi durante le partite fuori casa, nel fare da “chioccia” per chi quella giornata è impegnato; donare del “proprio” tempo per i nostri ragazzi è il migliore investimento che possiamo fare. Nessuno resta indietro vuole essere un aiuto da parte di chi ha delle professionalità – intese come insegnamento – e vuole metterle a disposizione per dare una mano a chi ha qualche difficoltà scolastica. Troppe volte sentiamo la frase “non va bene a scuola e quindi per una settimana niente calcio”; proviamo a cambiare la prospettiva, “ il calcio come aiuto per farti andare bene a scuola”.